Skip to content

Onestà

Posted on:August 10, 2021 at 07:00 AM

A metà di un pomeriggio uguale a mille altri, fra il lavoro, i notturni di Chopin, e la nostalgia poetica di Li Bai, mi fermo a riflettere. Niente storie, né canzoni, né altro di minimamente bello o interessante. Solo pochi minuti per mettere in fila un paio di idee che fra pochi minuti torneranno al caos.

Diciamo spesso “amo la poesia”, “amo la musica”, “amo la pioggia”, “amo la fine del giorno”, “amo l’arte”. E credo che l’espressione sia onesta, per quanto abusata. Credo che davvero si parli d’amore, amore per come uno lo intende, lo vive, lo sente, amore per come uno se ne prende cura, lo consuma, lo offende.

Penso di non aver mai amato bere, fumare, farmi, mangiare, la vita in sé (la mia), le donne in generale. Di donne ne ho amate alcune ben precise, non molte, ma tanto quanto ho amato Goethe, Pavese, Keats, Dostoevskij, Montale, Bach, Chopin, Charlie Parker, i Sonic Youth, i Motorpsyscho… tanto quanto o forse di più, difficile fare un confronto fra la metrica di un verso, la geometria di una progressione armonica, e un bacio.

Ma tutto ciò che ho amato e che amo possiede la stessa urgenza, che non è l’urgenza della fame, della sete, l’urgenza di avere un riparo dal freddo dal dolore o dal caldo.

L’urgenza in ciò che amo e ho amato viene prima, va oltre tutto questo, ben oltre la semplice e fondamentale sopravvivenza.

Per molti anni ho creduto fosse l’urgenza della gioia, dell’ebbrezza nel goderne, della bellezza. Ero giovane, mi sbagliavo. Non che gioia, ebbrezza, e bellezza non fossero urgenti, anzi, lo sono sempre, sia nel ricordo che nell’immediato.

Ma ancora prima di queste, più urgente, profonda, vasta, è la certezza, la verità sconvolgente di essere liberi - anche solo per un istante - dalla solitudine cosmica e naturale in cui rischiamo di annegare, dal primo respiro che sa di pianto all’ultimo che è un sollievo per chi lo esala.

Ecco, per me questo determina l’onestà o la disonestà dell’espressione “amo ___”, in ogni singola circostanza.